Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro
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Dettaglio Ricerca

Valutazione dell’utilizzo dei concentrati piastrinici autologhi in odontoiatria, chirurgia orale e maxillo-facciale

Scienze Tecniche e delle Professioni Sanitarie applicate alla Sanità Pubblica - 40 Ciclo

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Tutor

Amerigo Giudice

CD
Dottorando

Cristina D'Antonio

L’utilizzo di biomateriali a scopo terapeutico è reso possibile dalla loro capacità di agire come “impalcatura” nei processi di guarigione, anche fornendo agenti bioattivi ad un tessuto bersaglio. Negli ultimi decenni sono state valutate le proprietà di numerosi scaffold in medicina rigenerativa. L’impiego di polimeri naturali con composizione, architettura e proprietà meccaniche simili alla matrice extracellulare, consente di avvantaggiarsi delle proprietà bioattive degli scaffold nella rigenerazione dei tessuti. La fibrina è uno dei polimeri di derivazione biologica più studiati in ingegneria tissutale. La formazione di fibrina avviene naturalmente nei processi di guarigione delle ferite come prodotto della cascata della coagulazione. La fibrina funge da serbatoio per la proliferazione di cellule e fattori di crescita, degradandosi in sinergia con la formazione di nuovi tessuti.

I concentrati piastrinici autologhi sono stati studiati fin dagli anni ’90 nell’ambito della guarigione dei tessuti in chirurgia oro-maxillo-facciale ed in ortopedia. Il possibile ruolo dei concentrati piastrinici nella promozione dei processi riparativi sarebbe dovuto al rilascio continuo di fattori di crescita e citochine da parte delle piastrine, che si verifica fino a 7-10 giorni dopo l’applicazione topica. Diversi autori hanno sviluppato tecniche di preparazione dei concentrati piastrinici utilizzando sangue venoso. Il concentrato piastrinico autologo attualmente più studiato è il platelet-rich fibrin (fibrina ricca di piastrine; PRF). I principali vantaggi del PRF riguardano l’utilizzo di provette senza anticoagulante e di uno specifico protocollo di centrifugazione in base alla forma desiderata (liquido, gel, membrana). La preparazione del PRF è consentita in ambiente ambulatoriale ed il prodotto è immediatamente utilizzabile alla fine del processo.

L’obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di valutare gli effetti dell’applicazione dei concentrati piastrinici autologhi sulla guarigione delle ferite nel distretto oro-maxillo-facciale.

L’applicazione clinica dei concentrati piastrinici autologhi nella prevenzione e nel trattamento delle complicanze infettive e/o infiammatorie del distretto oro-facciale (infezioni post-chirurgiche, riduzione delle sequele post-operatorie, osteonecrosi dei mascellari, ecc) potrebbe condurre a risvolti significativamente positivi sia in termini di successo terapeutico che di riduzione dei costi per il sistema sanitario.