Ricostruzione mammaria post-mastectomia in pazienti sottoposte ad intervento ricostruttivo con tecnica prepettorale con utilizzo di ADM/Mesh sintetiche e tecnica dual plane con utilizzo del lembo sottomammario adipo-fasciale (SMAF-Flap)
Molecular And Translational Oncology - 40 Ciclo
Marco Marcasciano
Jacopo Nanni
L’approccio chirurgico predominante per la ricostruzione mammaria post- mastectomia prevede l’utilizzo di dispositivi protesici. Secondo la tecnica maggiormente applicata negli ultimi anni, tali dispositivi possono posizionarsi in una tasca, completa o parziale, creata al di sotto del piano muscolare toracico. Nonostante i vantaggi di questa metodica (basso rischio di contrattura capsulare (CC), rippling e palpabilità dei margini dell’impianto), il coinvolgimento muscolare è spesso causa di scapola, contratture e animazione della protesi durante i movimenti degli arti superiori. Questo ha portato allo sviluppo della ricostruzione mammaria pre-pettorale, oggetto del nostro studio e, ad oggi, tra gli argomenti di maggiore interesse nell’ambito della chirurgia ricostruttiva della mammella. Questa tecnica, accantonata per diverso tempo a causa di risultati preliminari che evidenziarono un maggior rischio di CC, esposizione e perdita dell’impianto, è riemersa grazie all’introduzione di reti sintetiche e membrane biologiche
(Acellular Dermal Matrix, ADM), che, secondo i primi studi, facilitano il posizionamento della protesi, ne garantiscono una migliore copertura e permettono un maggior controllo delle complicanze. Nello specifico, la ricostruzione mammaria eterologa prepettorale in un unico tempo (DTI) dopo mastectomia Nipple Sparing (NSM) rappresenta ad oggi il gold standard. Nel caso in cui non sia indicato l’approccio prepettorale sono stati descritti diversi metodi per garantire una copertura aggiuntiva dei tessuti molli sotto i lembi cutanei di mastectomia al fine di proteggere i dispositivi protesici. Sebbene infatti la ricostruzione prepettorale offra diversi vantaggi, la sua fattibilità dipende da molteplici fattori. In pazienti con mammelle piccole, spesso i lembi risultano inadeguati per accogliere una protesi mammaria definitiva. Le caratteristiche anatomiche del torace, la qualità dei tessuti e l’assenza di espansori volumetricamente conformi possono pregiudicare il posizionamento di un espansore tissutale completamente retromuscolare, rendendo necessaria una ricostruzione Dual-Plane con utilizzo di ADM, spesso gravata da costi elevati. In questi casi proponiamo una tecnica di ricostruzione mammaria DTI-Dual plane, con posizionamento di una protesi definitiva in sede retropettorale, in una tasca completamente autologa composta dal muscolo grande pettorale ed un lembo sottomammario adipo-fasciale (SMAF-Flap) basato sulle arterie perforanti a completamento del polo inferiore/ laterale. Questa tecnica innovativa è veloce, sicura e garantisce una minima morbilità dell'area donatrice.