Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro
Scuola Dottorati
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Dettaglio Ricerca

Metodi di bioingegneria ed intelligenza artificiale per la gestione e dei dati e dei processi medico-clinici in ambito ospedaliero.

Intelligenza Artificiale, Ingegneria Biomedica E Informatica - 40 Ciclo

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Tutor

Pierangelo Veltri

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Co-Tutor

Pietro Hiram Guzzi

MB
Dottorando

Michela Basile

Recentemente, sia la pandemia che considerazioni di tipo medico-sanitario hanno evidenziato la necessità di applicare estensivamente le tecnologie di gestione dell’informazione ai dati e ai processi medico-clinici e decisionali. È necessario gestire in modo efficiente, efficace e sicuro le informazioni medico-cliniche, anagrafiche ed ambientali. Questo per implementare procedure di telemedicina, telecontrollo e telemonitoraggio (telehealth) dei pazienti, basate su un nucleo unico di dati e su una semantica condivisa. Si pensi, ad esempio, all’analisi (anche in tempo reale) di dati biomedicali come segnali EEG, ECG, vocali, immagini, analiti, dati omici, comportamentali e riabilitativi, o di interesse biomedicale (es. ambientali, comportamentali, riabilitativi e di telecontrollo).

In tale contesto, le tematiche della bioingegneria e dell’informatica biomedica risultano assolutamente rilevanti nella gestione dei dati biomedicali e per la gestione dei processi medico-clinici.

Il progetto prevede lo studio di dati clinici attraverso la collaborazione interdisciplinare con colleghi dell’area medica e la partecipazione ad attività medico-cliniche per la definizione di soluzioni federate per la gestione dei processi a supporto delle procedure medico-cliniche anche usando tecniche di intelligenza artificiale predittiva ed LLM based.

È previsto anche lo studio di casi d’uso quali soluzioni applicate alla riabilitazione motoria e cognitiva anche attraverso lo studio di bioimmagini e biosegnali anche con collaborazioni con realtà che operano nei processi riabilitativi (anche remota) del paziente.

Il risultato permetterà non solo di utilizzare nuove tecnologie, ma anche di formare una figura professionale capace di apportare contributi innovativi al sistema sanitario, che richiede figure specializzate nell’ingegneria clinica, nei processi e nell’ottimizzazione dei flussi informativi.