Valutazione del ruolo del trasportatore intestinale del glucosio SGLT-1 e della disfunzione della barriera intestinale nella patogenesi della steatosi e della fibrosi epatica
Scienze Mediche, Preventive E Della Nutrizione Per La Salute E La Longevità - 40 Ciclo
Teresa Vanessa Fiorentino
Rossella Bruno
La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è un problema di salute pubblica con una crescente diffusione mondiale gravata da una elevata morbidità e mortalità per cause epatiche ed extra-epatiche. Nonostante le numerose ricerche la sua patogenesi non è stata ancora del tutto chiarita, ed è pertanto necessario identificare nuovi potenziali fattori patogenetici per poter attuare delle strategie terapeutiche mirate. Un aumento dell’assorbimento intestinale del glucosio introdotto con gli alimenti mediato dal trasportatore SGLT-1 è coinvolto nella patogenesi della steatosi epatica con meccanismi non ancora noti. Elevati livelli di glucosio possono alterare l’integrità della barriera intestinale e causare danno cellulare attivando lo stress del reticolo endoplasmatico (ER stress), una cascata di eventi intracellulari, scatenata dall’accumulo di proteine mal ripiegate nel RE, che attiva segnali pro-infiammatori e infine pro-apoptotici. Gli obiettivi di questa ricerca clinica e traslazionale sono: 1) valutare si i soggetti con steatosi epatica e ancor di più quelli con forme di danno epatico avanzato (fibrosi epatica) hanno aumentati livelli duodenali di SGLT-1 parallelamente ad una attivazione dell’ER stress e un’alterazione della barriera intestinale; 2) esplorare il ruolo dell’ER stress nel danno mucosale indotto dall’iperglicemia; 3) valutare se l’inibizione di SGLT-1 possa promuovere l’integrità della mucosa duodenale nei soggetti con steatosi epatica. I risultati di questa ricerca potranno essere utili per supportare l’utilizzo di strategie capaci di inibire l’assorbimento intestinale del glucosio mediante SGLT-1 e/o l’attivazione dell’ER stress nella mucosa intestinale per il trattamento e la prevenzione della NAFLD.