Differenze sessuali nei processi cognitivi e affettivi: un approccio psicometrico
Dottorato di Ricerca in Psicologia - 40 Ciclo
Marco Tullio Liuzza
Simona Raimo
Leognano Ceraudo
Il dibattito su quanto effettivamente il dimorfismo sessuale sia presente anche in aspetti comportamentali, affettivi e cognitivi nell’essere umano va avanti da decenni.
La teoria e la pratica della misurazione psicologica può dare un importante contributo al dibatto, e in effetti alcuni autori (Eagly and Revelle, 2022) hanno messo in luce quanto sia importante verificare le varie ipotesi utilizzando le misure adeguate. Innanzitutto, deve esserci una maggiore consapevolezza, informata dalla ricerca psicometrica, dell’importanza del tema dell’invarianza di misura, ovvero che una misura funzioni allo stesso modo tra uomini e donne. Inoltre, l’uso di approcci multivariati (Del Giudice, 2022) sta aprendo nuove frontiere nella valutazione multidimensionale delle differenze tra uomini e donne, e di come tali differenze possano informare il dibattito sulle possibili origini evoluzionistiche di tali differenze.
Il candidato di Ph.D. dovrà portare avanti una ricerca interdisciplinare a cavallo tra la psicologia evoluzionistica e la psicometria per sviluppare metodi adeguati a rispondere a vecchie e nuove domande di ricerca sul dimorfismo sessuale, specialmente nei temi legati alla sensibilità al disgusto, alla funzionalità olfattiva e alle abilità cognitive generali. Il candidato si avvarrà delle ricerche più recenti nell’ambito di vari approcci teorici alla misurazione, dalla teoria classica dei test alla teoria della risposta all’item, fino alla psicometria dei network. Si auspica anche l’uso dell’inferenza Bayesiana per rispondere in maniera più esaustiva alle domande di ricerche. Sarebbe preferibile una discreta padronanza dell’ambiente di programmazione statistica R.