Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro
Scuola Dottorati
Scuola Dottorati
Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro

Dottorato in

Scienze Mediche, Preventive E Della Nutrizione Per La Salute E La Longevità

Coordinatore Aida Bianco Igiene generale e applicata a.bianco@unicz.it

Il Corso di Dottorato intende principalmente promuovere le attività di ricerca avanzata e l’acquisizione di competenze per potenziare la trasformazione dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni che permettano di migliorare ed implementare i metodi di prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie al fine di promuovere la salute e ritardare la comparsa di fragilità nell’anziano favorendo la longevità in salute. Gli obiettivi formativi saranno orientati a rendere il legame tra ricerca di base e medicina ancora più stretto, accorciando i tempi necessari per portare i risultati della ricerca nella pratica, sfruttando fino in fondo le ipotesi suggerite dalla scienza. Si darà ampio spazio alla ricerca di laboratorio (benchside), all'applicazione dei risultati della ricerca “al letto del paziente” (bedside) e al dialogo con la comunità (community) con l'obiettivo di combinare competenze, tecnologie innovative e infrastrutture per migliorare aspetti chiave della medicina, quali prevenzione, diagnosi e terapia.

Particolare attenzione sarà, inoltre, posta alla formazione nell’area della ricerca di modelli biologici sempre più indicativi per parametri e biomarcatori predittivi, prevedendo il continuo affinamento del modello preclinico attraverso la revisione critica e l’uso corretto e ponderato del risultato di salute. Pertanto, il corso di Dottorato sarà finalizzato a formare figure di dottori di ricerca che abbiano una comprensione completa delle scienze mediche, preventive e della nutrizione con applicazione nelle diverse specialità, di area medica, chirurgica e di sanità pubblica che siano capaci di produrre nuove evidenze nell’ottica di favorire la transizione dalla “cura della malattia” al "mantenimento della salute". Sarà promossa l’acquisizione di competenze per una “valutazione di precisione” che consenta di verificare in modo accurato i fattori di rischio e di suscettibilità nei confronti di alterazioni che predispongono allo sviluppo o al mantenimento di un determinato disturbo. Si intende, inoltre, stimolare un’attenzione sempre maggiore alla comprensione e considerazione globale dell’individuo, che consentirà ai giovani partecipanti di acquisire la ability to cope, così da poter affrontare le attuali sfide di sostenibilità dei sistemi sanitari, realizzando progetti di ricerca clinici, preclinici e/o traslazionali, nell'ambito delle scienze mediche, chirurgiche e di sanità pubblica. Saranno, inoltre, previsti approfondimenti sulle attività nel campo della gestione della ricerca di base, epidemiologica e sperimentale, con un focus specifico su disegni di studio innovativi (es. umbrella trial e basket trial), della gestione della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali, della valorizzazione e disseminazione dei risultati, dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca, dei principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità. I dottorandi saranno coinvolti in attività di terza missione orientate al public engagement nell’ottica della valorizzazione e del trasferimento delle evidenze scientifiche, in una concezione più attuale che include iniziative dal valore socioculturale ed educativo attraverso l’impiego dei nuovi social media, attesa la crescente consapevolezza dell’opportunità di operare, anche in ambito accademico, con un approccio e una visione ispirate all’innovazione.


  • Ciclo: XL
  • Anno Accademico: 2024/2025
  • Area: Area biomedica-farmacologica
  • Posti disponibili: 6
  • Durata: 3 Anni
  • Dipartimento: DMSC
  • Bando: Link al Bando

Contatti:

Segreteria Scuola Dottorati: Dott.ssa Maria Rita Putrone

Tel:  +39 (0961) 3694239

E-mail: scuoladottorati@unicz.it 

Website: http://www.phdprogramme-scuoladottorati-umg.org/

Rappresentante dottorandi: Dott.ssa Scicchitano Concetta Arianna

Coordinatore
Aida Bianco
a.bianco@unicz.it
Attività / Docente Anno Semestre CFU/ORE Periodo
LA MEDICINA DI PRECISIONE NELLE MALATTIE VASCOLARI
Raffaele Serra
Primo Secondo 1

18.04.25 e 24.04.25 - aula A

ASPETTI MOLECOLARI, FISIOPATOLOGICI E BIOUMORALI DELLE PRINCIPALI MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE E INFIAMMATORIE (CARDIOVASCOLARI E METABOLICHE) AGING CORRELATE
Angela Sciacqua
Primo Secondo 1

Da definire

IL PERCORSO DI UNA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA
Marta Letizia Hribal
Primo Primo 2

Da definire

PRECISION MEDICINE: THE CASE OF SEX-RELATED DIFFERENCES IN DEVELOPMENT OF CARDIOVASCULAR DISEASE IN SUBJECTS WITH PREDIABETES AND TYPE 2 DIABETES
Elena Succurro
Primo Secondo 1

Da definire

UTILIZZO TEORICO E PRATICO DEI SOFTWARE PER L’ANALISI GENETICA ASSOCIATIVA SU LARGA SCALA - Francesco Andreozzi
Gaia Chiara Mannino
Primo 1

Da definire

ALIMENTI FUNZIONALI E NUTRACEUTICI
Tiziana Montalcini
Primo 1

Da definire

“IMPLEMENTATION SCIENCE”: INDIVIDUARE FACILITATORI E BARRIERE ALL’ADOZIONE DI INNOVAZIONI CLINICHE BASATE SULL’EVIDENZA NELLA PRATICA CLINICA
Aida Bianco
Primo Secondo 0.5

25.09.2025

RICERCA DI BASE E CLINICA PER SVILUPPARE UNA TERAPIA PER L’OSTEOSARCOPENIA
Tiziana Montalcini
Primo Primo 1

27.01.2025

ASPETTI MOLECOLARI, FISIOPATOLOGICI E BIOUMORALI DELLE PRINCIPALI MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE E INFIAMMATORIE (CARDIOVASCOLARI E METABOLICHE) AGING CORRELATE
Angela Sciacqua
Secondo Secondo 1

da definire

IL PERCORSO DI UNA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA
Marta Letizia Hribal
Secondo Primo 2

Da definire

RUOLO DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO NELLE PATOLOGIE CARDIO-METABOLICHE: DALLA PATOGENESI ALLE APPLICAZIONI TERAPEUTICHE
Teresa Vanessa Fiorentino
Secondo 0.5

Da definire

STATISTICA BIOMEDICA
Gianfranco Di Gennaro
Secondo Primo 1

Da definire

LA RICERCA APPLICATA ALLA MEDICINA PREDITTIVA E DI PRECISIONE NELLA PATOLOGIA CERVICO-MAXILLO-FACCIALE
Maria Giulia Cristofaro
Secondo 1

Da definire

IL PERCORSO DI UNA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA
Marta Letizia Hribal
Terzo Primo 1

Da definire

RICERCA DI BASE E CLINICA PER SVILUPPARE UNA TERAPIA PER L’OSTEOSARCOPENIA
Tiziana Montalcini
Terzo Primo 1

Da definire

STATISTICA BIOMEDICA
Gianfranco Di Gennaro
Terzo Primo 1

Da definire

MODELLI SPERIMENTALI PER GLI STUDI NUTRIZIONALI: LE COLTURE CELLULARI
Primo Primo 1

 

MODELLI CELLULARI PER LO STUDIO DELLA SARCOPENIA (GRUPPO 4 DOTTORANDI MAX / MAX 8 DOTTORANDI ANNO)
Tiziana Montalcini
Primo 1

 

ADVANCED ENGLISH COURSE FOR PHD STUDENTS: LEVEL A “BASIC”
Primo 1

 

ADVANCED ENGLISH COURSE FOR PHD STUDENTS: LEVEL B “ADVANCED”
Primo 1

 

ETICA E LEGISLAZIONE SANITARIA - Avv Elena Morano Cinque
Aida Bianco
Primo 1

20.11.2024

ROLE OF MILD INFLAMMATION IN THE APPEARANCE AND PROGRESSION OF CARDIO-METABOLIC DISEASES (JOURNAL CLUB)
Primo 1

 

ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP: BUONE PRATICHE PER IL PERSONALE SANITARIO IN UN CONTESTO DI SALUTE INTEGRATA ONE HEALTH
Primo Primo 1

26.02.2025

28.02.2025

STATISTICA BIOMEDICA
Gianfranco Di Gennaro
Primo Primo 1

30.01.2025

27.03.2025

04.06.2025

01.07.2025

METODOLOGIE DELLA RICERCA DI SANITÀ PUBBLICA: EVIDENCE-BASED PUBLIC HEALTH
Aida Bianco
Secondo 0.5

27/06 14.00 / 18:00 AULA G6

01/07 14.00 / 18:00 AULA G6

Data Titolo
Microbiota intestinale come mediatore tra le abitudini alimentari e i disordini del sistema nervoso centrale

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato l'importanza del microbiota intestinale nella salute umana, in particolare nella modulazione dei disturbi neurologici attraverso l'asse intestino-cervello. Questo progetto mira a esplorare come le abitudini alimentari influenzino la composizione del microbiota intestinale e, di conseguenza, il suo ruolo nei disturbi del sistema nervoso centrale. Il microbiota intestinale è un ecosistema complesso composto da trilioni di microrganismi che risiedono nel tratto gastrointestinale umano. Questo ecosistema svolge ruoli cruciali nella digestione, nella produzione di vitamine e nella modulazione del sistema immunitario. Studi recenti hanno dimostrato che il microbiota può influenzare il sistema nervoso centrale (SNC) attraverso meccanismi immunologici, endocrini e metabolici. L'obiettivo principale di questo progetto è analizzare come le diverse abitudini alimentari possano modulare la composizione del microbiota intestinale e come queste modifiche possano mediare la sintomatologia di disturbi neurologici, quali epilessia, e/o psichiatrici quali ansia e depressione. La letteratura scientifica suggerisce che diete diverse producono effetti distinti sulla composizione del microbiota intestinale. Ad esempio, la dieta occidentale, ricca di grassi e zuccheri, è stata associata a una riduzione della diversità microbica e a un aumento di batteri pro-infiammatori. Al contrario, la dieta mediterranea, ricca di fibre, antiossidanti e grassi insaturi, è stata correlata a una maggiore diversità del microbiota e a benefici per la salute mentale. Numerosi studi indicano che il microbiota intestinale può influenzare i disturbi neurologici. Alterazioni nella composizione del microbiota sono state osservate in individui con depressione, autismo e malattie neurodegenerative. I meccanismi ipotizzati includono la produzione di metaboliti neuroattivi, la modulazione dell'infiammazione sistemica e l'interazione con il sistema nervoso enterico. Il progetto prevede uno studio osservazionale su un campione di adulti di età compresa tra i 18 e i 65 anni. I partecipanti saranno classificati sulla base delle loro abitudini alimentari: dieta occidentale, dieta mediterranea, dieta vegetariana/vegana, altro. Saranno raccolti dati dettagliati sulle loro abitudini alimentari tramite questionari validati. Per analizzare il microbiota intestinale, verranno prelevati campioni fecali dai partecipanti e analizzati utilizzando tecniche di sequenziamento del DNA batterico. I disturbi neurologici saranno valutati utilizzando anamnesi clinica, test psicologici standardizzati e questionari specifici per ciascun disturbo. Le ipotesi che saranno testate riguardano la variazione nella composizione del microbiota intestinale in relazione alle diverse abitudini alimentari. Si prevede che una dieta mediterranea sarà associata a una maggiore diversità microbica e a un profilo batterico favorevole, mentre la dieta occidentale sarà correlata a una riduzione della diversità e a un aumento di batteri pro-infiammatori. Si prevede che specifici profili del microbiota saranno associati alla presenza e alla gravità dei disturbi neurologici. Si ipotizza che l’effetto complessivo dell’alimentazione sulla sintomatologia sia in buona parte mediato dalle alterazioni del microbiota.

Tutor: Gianfranco Di Gennaro Dottorando: Cristina Politi
Sorveglianza epidemiologica e microbiologica di microrganismi multi-resistenti agli antimicrobici per il controllo dell’antimicrobico resistenza

L’antimicrobico resistenza (AMR) rappresenta una crescente minaccia per la salute globale ed è identificata tra le sfide prioritarie dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. A livello mondiale, si stima che circa 700.000 decessi all’anno siano attribuiti ad infezioni sostenute da microrganismi multi-resistenti agli antimicrobici (MDR) e si è ipotizzato che, qualora non si invertano le tendenze attuali, il numero globale dei decessi potrebbe raggiungere i 10 milioni annui entro il 2050. Il fenomeno dell’AMR vede la sua origine nella convergenza di diversi fattori, quali, a titolo di esempio, la diffusione elevata delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA) e l’uso eccessivo e improprio di antimicrobici. Nella prospettiva “One Health”, il monitoraggio della diffusione di microrganismi MDR mediante attività di sorveglianza epidemiologica attiva, consente di orientare e valutare gli interventi di contenimento dell’AMR, fornire dati che possano indirizzare la scelta di terapie antimicrobiche empiriche, nonché lo sviluppo di nuovi farmaci antimicrobici. I microrganismi MDR, inoltre, sono, di frequente, agenti eziologici di ICA, una delle più comuni complicanze dell’assistenza sanitaria e causa di elevata morbilità e mortalità. Difatti, già nel 2009, il Consiglio Europeo indicava la sorveglianza delle ICA come uno degli strumenti più efficaci per garantire la sicurezza dei pazienti. Tale raccomandazione è stata ripresa e rafforzata anche dall’ultimo Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025, che individua nella sorveglianza delle ICA uno dei pilastri della strategia nazionale per la lotta all’AMR. Un ruolo importante nella diffusione dell’AMR viene, inoltre, svolto dai soggetti colonizzati da microrganismi MDR che possono rappresentare un potenziale serbatoio di tali microrganismi ed essere implicati nella diffusione di tali patogeni anche in comunità e in altri ambiti assistenziali. Tutte le principali organizzazioni ed istituzioni internazionali sono concordi, inoltre, nell’affermare che tra le misure maggiormente efficaci per arginare il fenomeno dell’AMR, vanno annoverate quelle orientate al contenimento del consumo degli antimicrobici ed al contrasto dell’utilizzo in assenza di indicazione, attraverso il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva. Al fine di fornire dati che possano permettere la definizione di strategie per promuovere l’uso prudente e appropriato di antimicrobici, pertanto, sono assolutamente necessari dati sul loro utilizzo. In quest’ottica, la sorveglianza delle ICA, del consumo di antimicrobici e delle condizioni di colonizzazione sostenute da microrganismi MDR “sentinella”, considerati rilevanti sotto il profilo epidemiologico, nei diversi setting assistenziali, risulta cruciale per identificare e controllare i fattori di rischio e disegnare interventi mirati a limitare la diffusione dell’AMR. Pertanto, vista la scarsità di informazioni sulle condizioni di colonizzazione sostenute da MDR e a fronte dell’importante ruolo epidemiologico che rivestono, il presente progetto mira a valutare la prevalenza di tale condizione con un focus particolare sul profilo di AMR dei microrganismi isolati in diversi setting assistenziali. A tal fine saranno eseguiti, utilizzando tamponi sterili, prelievi da siti di particolare interesse (orofaringe, pieghe ascellare e inguinale e canale rettale), per la ricerca selettiva di microrganismi MDR “sentinella” [ad esempio, Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA); enterococchi vancomicina-resistenti (VRE); enterobatteri produttori di beta lattamasi a spettro esteso (ESBL) e di carbapenemasi (CPE), Acinetobacter spp. resistente ai carbapenemi] e raccolti dati anagrafici e clinici dei soggetti campionati mediante scheda di rilevazione all’uopo predisposta. La disponibilità di queste informazioni consentirà di delineare il profilo di rischio associato a specifiche condizioni nel contesto locale e potrà fornire al personale medico e ai decisori politici informazioni utili a stabilire le priorità a livello locale, regionale e, infine, nazionale nella lotta all’AMR.

Tutor: Aida Bianco Dottorando: Concetta Arianna Scicchitano
Effetti delle proteine derivate delle patate per favorire un invecchiamento in salute, prevenire la sarcopenia e promuovere la sostenibilità ambientale

La sarcopenia è una sindrome geriatrica caratterizzata dalla perdita simultanea di massa muscolare, forza muscolare e funzione muscolare. Sia la sarcopenia nel suo complesso che i suoi componenti individuali sono stati associati a esiti negativi, come un aumento dei tassi di ospedalizzazione e mortalità. Studi precedenti hanno suggerito che le proteine animali possano essere più efficaci nel promuovere la sintesi proteica muscolare rispetto alle proteine vegetali. Tuttavia, è stato dimostrato che le bucce di patate possono fornire quantità sufficienti di tutti gli amminoacidi essenziali richiesti dall'uomo. È noto che la produzione di alimenti di origine animale ha un maggior impatto ambientale, richiedendo una maggiore quantità di risorse rispetto a quella necessaria per i prodotti di origine vegetale. Pertanto, la sostenibilità alimentare e ambientale implica il consumo di cibi più sostenibili (come quelli di origine vegetale), la preferenza per filiere corte e la riduzione degli sprechi alimentari. La gestione efficace dei rifiuti alimentari è altresì un altro aspetto cruciale per aumentare la redditività delle attività all'interno della catena alimentare e contribuire alla sostenibilità del sistema di produzione alimentare. Ridurre gli sprechi alimentari e recuperare composti bioattivi dai rifiuti può essere una soluzione importante, in quanto può ridurre i costi di gestione dei rifiuti e promuovere strategie di sfruttamento virtuoso e sostenibile. Il progetto in questione mira ad esplorare i potenziali benefici del concentrato proteico derivato dalle patate nella prevenzione della sarcopenia, supportando la riparazione muscolare e influenzando marcatori chiave e substrati associati alla sintesi e al catabolismo proteico muscolare. Inoltre, si intende verificare l'effetto delle proteine derivate dalle patate sulla sintesi proteica attraverso un modello in vitro di sarcopenia, concentrandosi specificamente sulla via dell'ubiquitina, che regola il catabolismo proteico muscolare. Saranno valutate le espressioni di MuRF1 e MAFbx, geni noti per essere sovra-regolati in condizioni che inducono l'atrofia muscolare e considerati marcatori chiave della sarcopenia muscolare. Sarà anche indagata l'espressione di MyoD, un fattore regolatorio mio-genico, che rappresenta uno dei bersagli ben stabiliti di MAFbx nel muscolo scheletrico. Inoltre, verranno esaminate le espressioni di MyHC (catena pesante di miosina) e delle proteine sarcomeriche vimentina e desmina, che sono stati identificati come potenziali substrati di MAFbx. Complessivamente, questo progetto si propone di approfondire i potenziali vantaggi del concentrato proteico derivato dalle patate nella prevenzione della sarcopenia con benefici sull’ambiente.

Tutor: Tiziana Montalcini Dottorando: Luana Carmen Mirabello
Valutazione del ruolo del trasportatore intestinale del glucosio SGLT-1 e della disfunzione della barriera intestinale nella patogenesi della steatosi e della fibrosi epatica

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è un problema di salute pubblica con una crescente diffusione mondiale gravata da una elevata morbidità e mortalità per cause epatiche ed extra-epatiche. Nonostante le numerose ricerche la sua patogenesi non è stata ancora del tutto chiarita, ed è pertanto necessario identificare nuovi potenziali fattori patogenetici per poter attuare delle strategie terapeutiche mirate. Un aumento dell’assorbimento intestinale del glucosio introdotto con gli alimenti mediato dal trasportatore SGLT-1 è coinvolto nella patogenesi della steatosi epatica con meccanismi non ancora noti. Elevati livelli di glucosio possono alterare l’integrità della barriera intestinale e causare danno cellulare attivando lo stress del reticolo endoplasmatico (ER stress), una cascata di eventi intracellulari, scatenata dall’accumulo di proteine mal ripiegate nel RE, che attiva segnali pro-infiammatori e infine pro-apoptotici. Gli obiettivi di questa ricerca clinica e traslazionale sono: 1) valutare si i soggetti con steatosi epatica e ancor di più quelli con forme di danno epatico avanzato (fibrosi epatica) hanno aumentati livelli duodenali di SGLT-1 parallelamente ad una attivazione dell’ER stress e un’alterazione della barriera intestinale; 2) esplorare il ruolo dell’ER stress nel danno mucosale indotto dall’iperglicemia; 3) valutare se l’inibizione di SGLT-1 possa promuovere l’integrità della mucosa duodenale nei soggetti con steatosi epatica. I risultati di questa ricerca potranno essere utili per supportare l’utilizzo di strategie capaci di inibire l’assorbimento intestinale del glucosio mediante SGLT-1 e/o l’attivazione dell’ER stress nella mucosa intestinale per il trattamento e la prevenzione della NAFLD.

Tutor: Teresa Vanessa Fiorentino Dottorando: Rossella Bruno
Effetti sinergici del melograno e del bergamotto sulla fibrosi epatica: uno studio in vitro

L'osteoporosi è una malattia multifattoriale caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea, aumento della fragilità scheletrica e rischio di fratture. Nel 2019, in Europea 6,5 milioni di uomini e 25,5 milioni di donne hanno avuto una diagnosi di osteoporosi. L'incidenza annuale mondiale delle fratture osteoporotiche è di 9 milioni, e 1 uomo su 5 e 1 donna su 3 sopra i 50 anni ne subiranno almeno una nella loro vita.

Le fratture osteoporotiche diminuiscono la qualità e l'aspettativa di vita, aumentando morbilità, mortalità, disabilità e costi sanitari. È previsto un aumento dell'incidenza delle fratture osteoporotiche nei prossimi decenni. Esistono diversi trattamenti farmacologici per preservare la massa ossea e prevenire le fratture, ma la loro efficacia può essere compromessa da scarsa aderenza, comorbidità, interazioni farmacologiche e reazioni avverse. In questo contesto, l’uso di alimenti funzionali può essere considerato come un valido supporto per promuovere un invecchiamento sano e mantenere una salute ossea ottimale. Il bergamotto è un frutto ampiamento coltivato in Calabria ed è ricco di vitamina C, vitamina A e soprattutto flavonidi. La melagrana è un frutto che cresce nell’area mediterranea e ha grandi quantità di antiossidanti, vitamina C e provitamina A, ma soprattutto polifenoli. Studi in vitro e su modelli animali hanno dimostrato che gli estratti di bergamotto o di melagrana possono inibire la formazione degli osteoclasti, promuovere l'attività degli osteoblasti, ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo. Partendo da questi presupposti, il presente progetto di ricerca ha l’obiettivo di migliorare la salute dell’uomo, prevenire e curare l’osteoporosi e le complicanze ad essa associate attraverso lo sviluppo e il testing su modelli cellulari di osteoporosi e sull’uomo un succo di succo con melograno e bergamotto ricco di antiossidanti. L'azione sinergica delle molecole bioattive contenute nei due frutti può contribuire alla prevenzione e al trattamento dell'osteoporosi, alla riduzione del rischio di fratture e dunque alla promozione della salute dell’osso.

Tutor: Arturo Pujia Dottorando: Veronica Perri
Telemedicina e Medicina narrativa in Vulnologia. Una integrazione per migliorare i processi di Customer Satisfaction

La Medicina Narrativa è una metodologia d’intervento clinico- assistenziale basata su uno specfico percorso di cura personalizzato. La Medicina Basata sulla Narrazione (NBM) si integra con l’Evidence-Based Medicine (EBM) e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico- assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate.

La telemedicina è un insieme di metodologie che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari da remoto. Molte patologie croniche come le “Ulcere Cutanee Croniche degli arti inferiori” necessitano di una gestione integrata che preveda il coordinamento e l’interazione di vari professionisti sanitari anche a distanza in quanto il paziente è spesso in trattamento domiciliare. L’obiettivo del progetto è di mettere a punto un Diario Narrativo Digitale usato in Telemedicina che affianchi la cartella tradizionale ai fini di migliorare la comunicazione clinica e, dunque, anche l’aderenza, il successo della terapia ed il livello di soddisfazione dei pazienti.

Nel primo step le analisi quantitative sullo stato di salute del paziente (disease) verranno integrate con la percezione soggettiva del paziente sul vissuto di malattia (illness). Nel secondo step del progetto sarà messo quindi a punto un’applicazione per smartphone, dotato di videocamera ad alta risoluzione, per seguire a distanza l’evoluzione dell’ulcera cutanea del paziente. In questo modo il paziente stesso da casa, o il caregiver, potrà caricare sul sistema, in tempo reale, le immagini della lesione cutanea in esame. Le immagini verranno quindi condivise da tutti i professionisti che hanno in cura il paziente che potranno dare indicazioni cliniche. Nel terzo step verrà rilevato, sempre in modalità telematica, la valutazione della “Customer Satisfaction” mediante un questionario che analizzi gli aspetti strutturali, informativi, relazionali e clinici di questo modello integrato di EBN, EBM e Telemedicina.

Tutor: Raffaele Serra Dottorando: Antonio Mazza
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